Revisione impianto a metano

Oltre alla revisione periodica ministeriale, i veicoli a metano devono sottoporre a revisione anche l’impianto a metano, ossia le bombole.

Sempre più persone scelgono un’auto con impianto a metano: oltre al risparmio economico, il metano è anche il carburante meno inquinante, è importante però sottoporre il veicolo a tutti i controlli previsti dal Codice della Strada.

La revisione dell’impianto a metano dell’auto deve essere fatta ogni 5 anni se le bombole sono omologate secondo la normativa nazionale (DGM), ogni 4 se a norma europea (R110 ECE/ONU).
Per le vetture equipaggiate con bombole a norma europea (R110 ECE/ONU) di tipo IV (in composito) la prima revisione dell’impianto a metano avviene al 4° anno e successivamente ogni 2 anni e in corrispondenza delle revisioni del veicolo, secondo quanto indicato dalla Circolare ministeriale 27.3.2015, prot. 7865 Div3/H: revisione bombole in composito, tipo IV.

Per conoscere la data di scadenza delle bombole basta guardare la data indicata sul cartellino GFBM rilasciato dall’officina che ha effettuato la revisione (solitamente viene conservato insieme alla carta di circolazione).
In mancanza, questa è visibile sul collo della bombola, insieme alla data di costruzione.

Se si circola con l’impianto a metano a cui è scaduta la revisione si è costretti a circolare a benzina perché presso i distributori italiani è infatti vietato il rifornimento di veicoli con bombole scadute.
Inoltre, si rischia una multa da 148 a 594 € con ritiro della carta di circolazione, a norma dell’art. 80.14 del Codice della Strada.

Le bombole per metano “uso autotrazione” sono identificate dai seguenti dati:
– marca e matricola
– capacità (in litri)
– peso (in Kg)
– tipo di omologazione (R110 o DGM)
– data di costruzione (anno)
– data della prossima revisione o collaudo (mese e anno)

La targhetta deve essere compilata in tutte le sue parti dagli operatori del settore metano per autotrazione (distributori, magazzini, depositi fiduciari, officine) completa di data e timbro.
Viene rilasciata nei seguenti casi:
– autoveicoli trasformati successivamente alla costruzione (aftermarket)
– revisioni o collaudi delle bombole (variabili a seconda dell’omologazione delle bombole)
– qualunque intervento che comporti la variazione dei dati identificativi

ETICHETTA ADESIVA
Per agevolare gli operatori addetti al rifornimento degli autoveicoli, GFBM ha introdotto, in aggiunta, l’uso di “etichette adesive” poste nello sportellino della benzina.
Sono etichette di colore rosso da applicare in prossimità del punto di rifornimento (solitamente sullo sportellino del vano rifornimento) riportanti i dati di:
– omologazione bombole
– data della prossima revisione o collaudo (mese e anno)
– numero identificativo progressivo
L’etichetta essendo a corredo della targhetta identificativa, non ne sostituisce il valore.

Impianto auto metano

(fonte Federmetano.it e www.metanoauto.com)